Il riciclaggio dei toner di stampante: con CAMEC i rifiuti speciali diventano materie prime seconde

Le fotocopiatrici e le stampanti laser che utilizziamo quotidianamente a casa o in ufficio funzionano utilizzando la polvere di toner, un polimero composto da particelle di carbone e di resina e da ossidi di ferro. Questa polvere, estremamente sottile, viene applicata sul foglio da stampare tramite un tamburo e un riscaldatore che fissa il pigmento alla carta, e viene normalmente contenuta all’interno di una cartuccia di materiale plastico che viene smaltita integralmente quando la polvere si esaurisce.

Lo smaltimento delle cartucce di toner esauste è un procedimento complesso che richiede l’utilizzo di macchinari adeguati: la polvere di toner, infatti, è potenzialmente inquinante e non è riciclabile, quindi va recuperata e trattata in speciali impianti certificati. Per questa ragione, le cartucce di toner sono classificate come rifiuti speciali e non possono essere smaltite come rifiuti solidi urbani: il d. Lgs 152/2006 norma il trattamento di questo particolare tipo di rifiuti e stabilisce che tutte le cartucce di toner esauste devono essere consegnate a operatori autorizzati che possono procedere alla loro rigenerazione o, se questa non è possibile, al loro smaltimento e al recupero delle materie prime che le compongono.

 

Come si riciclano le cartucce di toner per stampante

I toner esausti richiedono un trattamento speciale che permetta di non disperdere la polvere di toner residua e di differenziare tutti i materiali che compongono la cartuccia esterna, in vista del loro recupero come materie prime seconde (MPS).

La cartuccia del toner, infatti, è composta principalmente di materiale plastico, ma al suo interno si trovano anche altri materiali potenzialmente recuperabili e riutilizzabili, come:

  • Rame
  • Alluminio
  • Ferro
  • Acciaio

La procedura di riciclaggio richiede quindi che i toner vengano macinati fino a essere ridotti a una pezzatura piccola e uniforme, per poi procedere alla separazione della plastica, del ferro e dei materiali non ferrosi. Deve, inoltre, essere prevista la presenza di un aspiratore per le polveri, che consenta di recuperare il toner residuo e non disperderlo nell’ambiente.

 

Le soluzioni CAMEC per il trattamento delle cartucce di toner 

CAMEC progetta e mette in opera impianti dedicati specificamente al trattamento delle cartucce di toner esauste e al recupero dei materiali che le compongono. Gli impianti per il trattamento toner di CAMEC – nati come evoluzione degli impianti dedicati al riciclaggio di serbatoi e paraurti auto – sono studiati per separare le plastiche che compongono gli involucri e recuperare la polvere di toner, che viene aspirata con particolari sistemi in classe Atex e destinata al riutilizzo.

La macinazione delle cartucce viene effettuata con un trituratore quadrialbero TR4A450 che macina i rifiuti riducendoli a una pezzatura inferiore ai 40 mm. In questo modo il materiale triturato è pronto per essere inviato alle successive fasi di lavorazione, che prevedono la separazione delle polveri, della plastica e delle componenti ferrose e non ferrose, che possono in questo modo essere recuperate come materie prime seconde.

 

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