Sono sempre di più gli enti pubblici, le aziende ma anche i singoli individui che scelgono di dotare gli edifici in loro possesso di impianti fotovoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili. I dati registrano una costante crescita nella diffusione dei pannelli solari fotovoltaici nel corso degli ultimi decenni, e una delle motivazioni alla base di questa tendenza è legata alla crescente attenzione per la tutela dell’ambiente e per la sostenibilità degli edifici.
Per questa ragione, ora che molti impianti fotovoltaici installati nel corso degli ultimi decenni si stanno fisiologicamente avviando alla fase conclusiva della loro vita utile (stimata in 25-30 anni), diventa sempre più importante prestare attenzione alle corrette modalità di smaltimento dei pannelli, per ridurre al minimo i rischi per la salute ma anche per massimizzare il recupero di componenti utili presenti al loro interno, in un’ottica di reale sostenibilità e tutela ambientale.
Un corretto trattamento dei pannelli fotovoltaici giunti alla fine del loro ciclo di vita permette, oggi, di recuperare una quantità di materiale pari al 95-98% del loro peso, evitando la dispersione nell’ambiente di sostanze potenzialmente pericolose e avviando le diverse componenti recuperate a nuovi utilizzi, nel rispetto dei principi dell’economia circolare.
Normative e incentivi per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici: le linee guida GSE
Le normative in vigore stabiliscono le corrette modalità di gestione dei pannelli fotovoltaici giunti alla fine del loro ciclo di vita e definiscono in primo luogo una fondamentale differenza tra i diversi tipi di impianto. Se, infatti, tutti i pannelli fotovoltaici sono classificati come RAEE di tipo 4, è prevista una distinzione tra i pannelli utilizzati in impianti domestici (con potenza dai 3 a 10 kW) e pannelli utilizzati in impianti professionali (con potenza uguale o superiore a 10 kW).
Questa distinzione non riguarda il tipo di trattamento a cui vengono sottoposti i pannelli, che rimane lo stesso indipendentemente dal tipo di impianto in cui sono stati installati, ma incide sul costo per gli utenti: gli impianti domestici possono infatti essere smaltiti gratuitamente dai proprietari semplicemente conferendo i pannelli presso i centri di raccolta RAEE del comune in cui risiedono, proprio come avviene per qualsiasi altro rifiuto di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Lo smaltimento, quindi, in questo caso non comporta nessun costo per il proprietario del pannello.
Nel caso in cui l’impianto fotovoltaico sia invece di potenza superiore (sia quindi classificato come “professionale”) e sia entrato in esercizio prima del 12 aprile 2014, lo smaltimento dei pannelli è a carico del proprietario, che dovrà fare fronte alle relative spese. Questa norma non si applica, però, nel caso in cui il proprietario scelga di sostituire il suo vecchio impianto con uno di nuova generazione: in quest’ultimo caso si applica il principio del “ritiro uno contro uno” che prevede che sia il produttore del nuovo impianto a doversi occupare dello smaltimento dei pannelli esausti, senza ulteriori costi per l’acquirente.
Va inoltre sottolineato che, nel caso in cui i pannelli fotovoltaici siano stati installati approfittando degli incentivi previsti dal cosiddetto “Conto Energia”, operativo dal 2006 al 2013, l’ente Gestore dei Servizi Energetici (GSE) trattiene una parte degli incentivi proprio come garanzia in vista del futuro smaltimento dei pannelli. La quota trattenuta da GSE è pari a 10 euro per ogni singolo pannello, indipendentemente dalla sua installazione in impianti domestici o professionali, e viene restituita al proprietario dell’impianto dietro presentazione della documentazione che attesti il corretto smaltimento dei pannelli giunti alla fine del loro ciclo di vita.
I proprietari di impianti fotovoltaici che hanno usufruito del Conto Energia possono anche aderire ad appositi Sistemi Collettivi per la gestione e lo smaltimento dei RAEE fotovoltaici, che si occupano di coordinare tutte le fasi di raccolta, trasporto e smaltimento dei pannelli fotovoltaici al termine del loro ciclo di vita e garantiscono il rispetto delle normative in materia, occupandosi anche dei relativi adempimenti burocratici.
Smaltire correttamente i pannelli fotovoltaici giunti alla fine del loro ciclo di vita è essenziale per garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, e le normative attualmente in vigore puntano proprio in questa direzione, favorendo il corretto recupero dei pannelli e incentivando il loro conferimento presso appositi centri di trattamento in grado di differenziarne le componenti.
CAMEC progetta e realizza impianti su misura per il trattamento dei RAEE e dei pannelli fotovoltaici in grado di massimizzare le percentuali di recupero dei materiali presenti all’interno dei pannelli, nel pieno rispetto delle normative in vigore e dell’ambiente. Per sapere di più in merito al funzionamento dei nostri impianti, visita il nostro sito e contattaci.