Recupero, riuso, riciclo: gli impianti di riciclaggio a stostegno dell’economia circolare

La tutela dell’ambiente e la salvaguardia della vita dell’uomo sono – ormai lo sappiamo bene – due problematiche strettamente connesse. Non è possibile garantire il benessere delle popolazioni senza pensare, allo stesso tempo, alla protezione dell’ambiente in cui vivono, e la corretta gestione dei rifiuti è un importante tassello nel mosaico degli interventi necessari per difendere il pianeta dall’impatto delle attività umane

Trattare in modo adeguato i rifiuti prodotti dall’uomo – siano essi rifiuti domestici, rifiuti aziendali, rifiuti ospedalieri o di altro tipo – è fondamentale per limitare i fenomeni di inquinamento, per risparmiare risorse primarie e per avviare circoli virtuosi fondati sul recupero, il riuso e il riciclo, secondo i principi della cosiddetta “economia circolare”.

 

Dall’usa-e-getta all’economia circolare

Le risorse disponibili sul pianeta non sono illimitate e, se l’uomo continuerà a consumarle al ritmo attuale, entro il 2050 le richieste globali potranno essere soddisfatte solo utilizzando l’equivalente delle risorse prodotte ogni anno da tre pianeti Terra. L’unica soluzione è quindi abbandonare il paradigma usa-e-getta, fondato sulla produzione di oggetti, sul loro consumo e sulla successiva eliminazione come rifiuti, in favore di un sistema di “economia circolare” in cui, come suggerisce il nome stesso, i rifiuti vengono utilizzati come nuove materie prime. In questa nuova ottica tutto ciò che viene prodotto dall’uomo deve essere progettato in modo da essere durevole, efficiente e facilmente riciclabile al termine del suo ciclo vitale, in modo che gli oggetti, una volta gettati via, non diventino rifiuti da incenerire o stoccare in discarica, ma fonti di materie prime seconde da riciclare e avviare a nuovi utilizzi.

Il sostegno all’economia circolare è uno dei cardini del cosiddetto “Green Deal europeo”, il piano di interventi finalizzato a rendere l’Europa il primo continente a impatto ambientale zero entro il 2050, dal momento che un’impostazione economica di tipo circolare permette di:

  • Ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera
  • Limitare l’inquinamento dell’ambiente, proteggendo in questo modo la vita umana
  • Favorire la crescita economica e lo sviluppo delle imprese
  • Offrire opportunità di lavoro tramite la creazione di una filiera del trattamento dei rifiuti
  • Aumentare la consapevolezza della popolazione in merito all’importanza delle tematiche ambientali

 

Economia circolare e impianti di trattamento e riciclaggio dei rifiuti

Per recuperare i rifiuti in modo corretto, in un’ottica di economia circolare, è necessario dotare le città di impianti di selezione e riciclaggio adeguati, in grado di massimizzare l’efficienza del processo di recupero e valorizzazione dei rifiuti conferiti dai cittadini nelle apposite isole ecologiche e nei cassonetti, oppure raccolti tramite sistemi porta a porta.

Gli impianti di riciclaggio devono essere progettati in modo accurato e customizzato , in modo da rispondere adeguatamente alle esigenze delle singole comunità, e devono essere dotati di macchinari in grado di garantire la sicurezza degli operatori, ottimizzare l’attività dell’impianto e ridurre al minimo gli sprechi. Ogni tipologia di rifiuto – dalla plastica ai RAEE, dal legno alla carta  – richiede infatti un trattamento specifico, che può essere realizzato solo utilizzando macchinari correttamente progettati, dimensionati e messi in opera.

 

L’impatto di un impianto di riciclaggio sull’economia del territorio

Un impianto di riciclaggio correttamente progettato e realizzato costituisce una vera e propria risorsa per il territorio in cui si trova, dal momento che la sua presenza può avviare una serie di processi fortemente positivi non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia e il benessere della comunità.

Impianti di questo tipo, pur essendo in parte meccanizzati, richiedono infatti la presenza di operatori in grado di svolgere manualmente innumerevoli attività che spaziano dal controllo dei macchinari, alla loro manutenzione, alla gestione amministrativa dello stabilimento. La costruzione di un impianto di riciclaggio, quindi, porta con sé l’immediata creazione di nuovi posti di lavoro. I vantaggi, però, non si limitano a questo, dal momento che un impianto di riciclaggio dei rifiuti non impiega solo coloro che materialmente lavorano al suo interno, ma è parte di una filiera molto più ampia che coinvolge le realtà locali che si occupano della raccolta e del trasporto dei rifiuti, gli impianti di selezione che effettuano la prima differenziazione dei materiali recuperati, le aziende che utilizzano le materie prime seconde per le loro produzioni e così via.

Un singolo impianto per il riciclaggio dei rifiuti, insomma, promuove la creazione di posti di lavoro e l’avvio di processi virtuosi in grado di incidere positivamente sulla vita delle persone e sull’organizzazione delle loro comunità, generando un immediato vantaggio per i singoli cittadini, per l’ambiente e per la collettività.

 

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